Fortunato. Come dicevo nella recensione del suo album. Soprattutto, adesso si capisce meglio, perchè ho avuto la possibilità di poter interagire con Khaliq in prima persona.
Why Khaliq è un rapper che viene dal Minnesota (US). Ma mi è sembrato davvero vicino. Il suo recente album è stato recensito da Pitchfork, una degli webzine più in vista in America, e ha ottenuto i favori della critica. Valutato 7.8/10. Cordiale e disponibile. Le sue produzioni video, piccoli capolavori (lascio i link in coda).
Attraverso un contatto telefonico e via mail sono riuscito a ottenere la risposta a qualche domanda che avevo da fargli.
Il risultato è questo.
Eugenio: Ciao Khaliq, prima di tutto, partendo dal nome dell’album, pensi che questo possa essere “il seme di senape” per te e la tua famiglia?
Why Khaliq: Si,sicuro. Penso che sia la partenza del mio viaggio. Una parte dell’essere “un seme di senape” è andare avanti nei momenti difficili e io ne ho attraversati molti durante la composizione dell’album.
Ma pensare di partire nel modo giusto con autostima e tutto quello si cui si ha bisogno è la fiducia che serve per fare qualcosa di grande.
E: I testi infatti sono fantastici nel tuo lavoro, pensi che nel 2018 aumenterà l’attenzione verso questi anche negli album delle major?
W: Assolutamente, penso che i testi stiano di nuovo diventando importanti. Ci sarà sempre un artista che ha qualcosa da dire, non credi??
E: Adesso sono curioso di sapere qual è la tua traccia preferita all’interno dell’album e perchè? Te lo dico subito, la mia è Smile.
W: Anche la mia preferita è Smile o The mustard seed. Ho messo davvero tanto di me che non tutti conoscono in Smile. come ad esempio la perdita di mia mamma e la battaglia che ne deriva con la religione e la fede. L’outro è tutto quello che ho attraversato in una canzone e ho semplicemente rilasciato tutte le mie emozioni all’interno.
E: Penso che il tuo sia l’album perfetto per chiunque ami il rap, perché è un mix di differenti genere, correnti e stili di rap. Quali sono le tue influenze?
W: Ti ringrazio. Le mie influenze sono le cose che sono e succedono attorno a me. Come la vita reale. Sicuramente però ci sono altri musicisti, tra i più vari, che influenzano la mia musica come Kendrick Lamar, Biggie, Tupac, Isaiah Rashad, Mick Jenkins, J Cole … gente di questo tipo.
E: Per concludere, quando hai pensato di poter affrontare un discorso serio nel rap e hai pensato “si, da oggi sono why khaliq, ce la posso fare”?
W: Il momento in cui c’ho creduto seriamente ho scoperto di stare diventando a breve padre di una bambina, ed è quello che mi ha spinto a fare di più e pensare che questo è quello che voglio fare. È stata sicuramente la cosa che mi ha dato più forza.
Ringrazio di cuore Khaliq e rinnovo i miei più sinceri auguri per il futuro.
(disponibile l’intervista in lingua originale, su richiesta via mail)